Catania tabù vero. Vincere era un obbligo, pareggiare è stato un lusso. I cambi di oggi non convincono
A Catania sembra una una maledizione, sembra che le forze del Napoli al
Massimino si limitano a giocate fumose. Senza convinzione, senza
lucidità e anche se giochi tutta la partita, tutta, con un uomo in più
sembra che a Catania il nostro Napoli diventi una squadretta di mezza
classifica. Inler e Maggio sembrano in vacanza alla Playa, Hamsik non
riesce ad imbastire giocate degne di nota e anche Cavani non sembra il
solito Matador. Anche Pandev non riesce mai ad incidere. Incredibilmente
a fare gioco ci prova Cannavaro e vanno elogiate le giocate difensive
di Campagnaro e di Aronica che però nella ripresa è costretto a soffrire
anche lui. Il Catania, dobbiamo dirlo, non molla mai. Lotta, suda si
difende con i denti e mette quel mordente che noi non mettiamo quasi mai
in campo. Attenzione il risultato di pareggio non era da buttare prima,
forse non è da buttare dopo ma a conti fatti bisognava vincere. Vincere
per tenere la corsa della Juve che vince ancora e resta in testa.
Questo risultato proprio non ci piace e vanno analizzate alcune cose al
di là del risultato. Inler non trova il suo smalto anche in questo
ruolo, che doveva essere più congeniale. Mazzarri deve ritrovare questo
ragazzo e fare in modo che sia veramente decisivo. Vargas, che fa il
matador in Europa, in campionato con le difese chiuse non è mai
incisivo. Inutile poi, secondo il nostro avviso, il suo ingresso che
ingolfa l'attacco dopo che era entrato in campo anche Insigne. Il finale
è da brividi: il Catania riesce ad avere anche tre palle gol nitide e
questo ci deve lasciar pensare che quando si gioca a 4 dietro poi c'è il
rischio di soffrire. Dispiace dirlo ma oggi si è fatto veramente male e
la colpa è di tutti. Il finale di oggi è dedicato agli amici del Club
Napoli Ostia. Nel Club di via Delle Azzorre si è sofferto come un po'
ovunque tra i tifosi del Napoli. Con Giacomo Borrelli, presidente del
club romano, abbiamo visto una gara non certo bella. Il grande affetto
dei napoletani che vivono tra Roma e la provincia della Capitale deve
far capire al Napoli e ai suoi dirigenti che c'è voglia di vincere
ovunque nella penisola.
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Club Napoli Ostia