RASSEGNA STAMPA


Catania tabù vero. Vincere era un obbligo, pareggiare è stato un lusso. I cambi di oggi non convincono

23.09.2012 16:59 di Francesco Molaro Twitter: @dirtuttonapoli  articolo letto 3079 volte
A Catania sembra una una maledizione, sembra che le forze del Napoli al Massimino si limitano a giocate fumose. Senza convinzione, senza lucidità e anche se giochi tutta la partita, tutta, con un uomo in più sembra che a Catania il nostro Napoli diventi una squadretta di mezza classifica. Inler e Maggio sembrano in vacanza alla Playa, Hamsik non riesce ad imbastire giocate degne di nota e anche Cavani non sembra il solito Matador. Anche Pandev non riesce mai ad incidere. Incredibilmente a fare gioco ci prova Cannavaro e vanno elogiate le giocate difensive di Campagnaro e di Aronica che però nella ripresa è costretto a soffrire anche lui. Il Catania, dobbiamo dirlo, non molla mai. Lotta, suda si difende con i denti e mette quel mordente che noi non mettiamo quasi mai in campo. Attenzione il risultato di pareggio non era da buttare prima, forse non è da buttare dopo ma a conti fatti bisognava vincere. Vincere per tenere la corsa della Juve che vince ancora e resta in testa. Questo risultato proprio non ci piace e vanno analizzate alcune cose al di là del risultato. Inler non trova il suo smalto anche in questo ruolo, che doveva essere più congeniale. Mazzarri deve ritrovare questo ragazzo e fare in modo che sia veramente decisivo. Vargas, che fa il matador in Europa, in campionato con le difese chiuse non è mai incisivo. Inutile poi, secondo il nostro avviso, il suo ingresso che ingolfa l'attacco dopo che era entrato in campo anche Insigne. Il finale è da brividi: il Catania riesce ad avere anche tre palle gol nitide e questo ci deve lasciar pensare che quando si gioca a 4 dietro poi c'è il rischio di soffrire. Dispiace dirlo ma oggi si è fatto veramente male e la colpa è di tutti. Il finale di oggi è dedicato agli amici del Club Napoli Ostia. Nel Club di via Delle Azzorre si è sofferto come un po' ovunque tra i tifosi del Napoli. Con Giacomo Borrelli, presidente del club romano, abbiamo visto una gara non certo bella. Il grande affetto dei napoletani che vivono tra Roma e la provincia della Capitale deve far capire al Napoli e ai suoi dirigenti che c'è voglia di vincere ovunque nella penisola.
Club Napoli Ostia